La performance è l’incontro tra una scultura ed il canto, e di come queste due espressioni possano convivere interagendo tra loro. La scena è composta da una cantate che indossa due “sculture per mani”.Nella lettura dello sparto la cantante userà le sculture per modificare o interferire l’esercizio del canto. Questa performance propone una continua lotta tra due linguaggi in cui si ad emergere non sarà né l’una né l’altro. Da una parte il canto che cerca di ordinare e dare un senso alla scrittura dello spartito e dall’altra una scultura che si oppone, con la sua fisicità, nel disperato tentativo di diventare strumento utile.

Performance 6:30 min
video 7:00 min
scultura: stoffa, corde, ovatta ed elastici
legenda: stampa su carta 100x70cm

Voice for other hands

Michele Tajariol, scrittura – spartito e scultura
Federica Camata, spartito e voce
Fabio Mazza, suono in presa diretta e
post-produzione audio
2017


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